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Inestetismi oculari

disturbi e soluzioni

Saint Peter Medical Center e Quality Vision,  una consolidata realtà oculistica costituita da rinomati professionisti del settore, con competenze ai più alti livelli e in linea con le ultime evoluzioni tecnologiche e scientifiche nel campo della chirurgia e diagnostica oculare, offrono soluzioni avanzate per il trattamento dei difetti visivi e delle patologie oculari. Il nostro centro oftalmologico all’avanguardia offre una gamma completa di servizi, utilizzando tecnologie avanzate e trattamenti innovativi.

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Gli inestetismi oculari sono imperfezioni o alterazioni estetiche che interessano l’area degli occhi e delle palpebre. Possono avere cause estetiche, genetiche o derivare da condizioni patologiche. Sebbene spesso non compromettano la salute dell’occhio, possono influire sul benessere psicologico e sull’autostima.

L'Orzaiolo

L’orzaiolo è un’infiammazione di origine batterica che colpisce le ghiandole palpebrali dando un aspetto arrossato e gonfio alla palpebra. E’ un piccolo ascesso che si forma nella superficie cutanea o congiuntivale della palpebra, a causa di un’infezione, di solito stafilococcica, di una ghiandola sebacea adiacente a un follicolo ciliare. L’orzaiolo infatti, il più delle volte, è determinato da una scarsa igiene delle mani, capace di condurre, a contatto con gli occhi, batteri, artefici dell’infiammazione dei follicoli. Inoltre questa infiammazione può insorgere dopo il contatto prolungato con la polvere, o durante attività in ambienti come cantine o campagne.

sintomi che possono presentarsi sono gonfiore palpebrale, lacrimazione, arrossamento e fastidio alla luce, ma soprattutto la sensazione di corpo estraneo durante l’ammiccamento delle palpebre. Se non trattato adeguatamente l’orzaiolo può portare all’insorgenza del calazio. Per la cura più adeguata è necessario effettuare una visita oculistica specialistica e seguire la terapia farmacologica domiciliare, che spesso consiste in unguenti o salviette da passare sulle palpebre.

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Il Calazio

Il calazio è causato dall’infiammazione e dalla successiva ostruzione delle ghiandole di Meibomio presenti a livello palpebrale, delle strutture localizzate all’interno delle palpebre la cui funzione è quella di partecipare alla produzione delle lacrime con il loro secreto.

La secrezione accumulata porta alla formazione di cisti, di varia dimensione, che possono collocarsi nel margine esterno o interno delle palpebre. Il calazio è generalmente visibile a occhio nudo e la sua formazione avviene lentamente. Si sviluppa più frequentemente in età adulta, tra i 30 e i 50 anni di età, ma interessa occasionalmente anche i bambini.

Le cause della comparsa del calazio possono ricollegarsi ad un’alimentazione ricca di zuccheri o grassi (dolci, insaccati, formaggi), patologie intestinali, stati ansiosi e difetti refrattivi non corretti. Il gonfiore e l’arrossamento palpebrale che ne derivano sono accompagnati da una sensazione di pressione sulla palpebra e dolore.

La diagnosi di calazio viene effettuata dal medico oculista, che procede all’esame obiettivo dell’occhio e delle palpebre utilizzando strumenti specifici dotati di lenti di ingrandimento e di adeguate fonti luminose. La visita si completa con una raccolta anamnestica scrupolosa per cercare di identificare le possibili cause. A seguito di una visita oculistica specialistica verrà determinata la terapia più idonea.

L'Ectropion

L’ectropion è un disturbo palpebrale che porta ad un allontanamento e ad una rotazione verso l’esterno della rima palpebrale inferiore. Questa condizione porta ad un’alterazione a livello lacrimale di lubrificazione oculare e ad una riduzione o assenza nei casi più gravi di protezione dell’occhio da agenti esterni.

Questa patologia è causata solitamente dal rilassamento dei tessuti e dall’indebolimento muscolare delle palpebre, presente in età avanzata (iperlassità). Il disturbo può anche essere determinato da malattie di tipo congenito, disfunzioni meccaniche, paralisi o cicatrici.

Questa malposizione delle palpebre, che a sua volta può generare lesioni corneali (abrasioni e ulcere perché la cornea è più esposta del solito) e persino infezioni che possono diventare croniche (congiuntiviti), è solitamente associata all’invecchiamento dei tessuti, che indeboliscono e perdono tensione. In questo caso si parla di ectropion involutivo o senile. Può anche essere prodotto da traumi, problemi a livello di innervazione o pregressi interventi chirurgici.

In caso di ectropion l’occhio risulta arrossatoirritato e infiammato, essendo maggiormente esposto ad infezioni quali la congiuntivite o blefarite. A causa della riduzione del funzionamento di protezione e di distribuzione lacrimale, l’occhio risulta estremamente disidratato nonostante presenti una lacrimazione eccessiva in quanto le lacrime defluiscono esternamente.

 

Sintomi e cura dell’ectropion

 

L’assenza di idratazione oculare può causare una disepitelizzazione, ossia una alterazione dello strato superficiale della cornea, associata a dolore e ad una significativa riduzione della vista. I sintomi possono essere trattati con l’uso di lacrime artificiali o altri lubrificanti, che alleviano la secchezza dell’occhio e mantengono la cornea idratata per evitare lesioni.

È possibile alleggerire i fastidi con l’instillazione di colliri lubrificanti, antinfiammatori e cortisonici ma l’unica soluzione definitiva è quella chirurgica. L’intervento è di tipo ambulatoriale, viene eseguito in anestesia locale senza bisogno di alcuna sedazione ed ha una durata di circa 20-30 minuti. Attraverso questo intervento è possibile riposizionare correttamente la sezione palpebrale ristabilendo cosi le proprie funzioni.

L'Entropion

L’entropion è un disturbo caratterizzato dalla rotazione della palpebra inferiore verso l’interno. Questo è solitamente causato da un indebolimento muscolare dato dall’avanzare dell’età, ma può dipendere anche da fattori patologici.

La conformazione anatomica venutasi a creare porta la rima ciliare, e tutte le ciglia presenti sul bordo, ad avere un contatto diretto con la superficie oculare che determina un’insorgenza ripetuta di congiuntiviti (causate dai batteri presenti sulle ciglia) e anche un danneggiamento corneale, causato da sfregamento, che può portare a ulcere corneali e cheratiti.

sintomi oculari più ricorrenti sono arrossamento, dolore oculare, fastidio alla luce e al vento, eccessiva lacrimazione e una riduzione della vista, in alcuni casi anche di elevata entità, causata da alterazioni corneali. Una volta diagnosticato l’entropion, a seguito di una visita oculistica, possono essere prescritti e somministrati dei colliri (lubrificanti, cortisonici, antinfiammatori) che possano alleviare il dolore e il fastidio in maniera temporanea.

L’unica soluzione risolutiva è quella di decidere di sottoporsi ad un intervento chirurgico ambulatoriale di circa 20-30 minuti, completamente indolore grazie all’anestesia locale effettuata ad inizio intervento, che mira a ripristinare la fisiologia palpebrale.

 

Come proteggere la cornea

Di fondamentale importanza è la salute della cornea: l’ammiccamento comporta un continuo passaggio delle ciglia (in posizione anomala) sulla cornea, che provoca ferite sulla superficie oculare che vanno tempestivamente trattate prima che diventino ulcere

La cornea, in questi casi, può essere protetta con una lente a contatto, con colliri o pomate a base di antibiotici e riepitelizzanti (che accelerano il processo di guarigione dei piccoli graffi). Lo stato corneale influisce sulle scelte ed i tempi terapeutici ma, in caso di danni alla cornea, l’intervento chirurgico ad opera di un medico oculista deve avvenire il prima possibile.

La Dermatocalasi

La dermatocalasi è causata da un rilassamento del tessuto palpebrale dipeso dalla perdita di elasticità cutanea. Questo fattore provoca un risvolto negativo a livello di estetica (palpebra lassa o “palpebra calata”) che si ripercuote anche a livello visivo. Questo fenomeno avviene solitamente dopo i 40-45 anni di età e può progredire nel tempo.

Questa lassità può colpire uno o entrambi gli occhi e può interessare sia la palpebra superiore che inferiore. Il fattore scatenante il prolasso cutaneo non è solitamente patologico, bensì un disturbo meccanico, per questo motivo non è possibile risolverlo con terapie farmacologiche.

L’intervento risolutivo che permette di riacquistare una buona visione e di tornare ad un avere uno sguardo più “giovane” e armonioso è quello che prende il nome di Blefaroplastica.

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FAQ

Domande frequenti sulla chirurgia refrattiva

Gli inestetismi oculari sono alterazioni estetiche o funzionali che interessano le palpebre e l’area perioculare. Possono includere condizioni come orzaiolo, calazio, ectropion, entropion e dermatocalasi.

I principali inestetismi oculari includono:

  • Orzaiolo: un’infiammazione delle ghiandole palpebrali.
  • Calazio: un’infiammazione e ostruzione delle ghiandole di Meibomio.
  • Ectropion: una condizione in cui la palpebra inferiore si rovescia verso l’esterno.
  • Entropion: una condizione in cui la palpebra inferiore si rovescia verso l’interno.
  • Dermatocalasi: un rilassamento del tessuto palpebrale.
 

Le cause variano a seconda del tipo di inestetismo. Possono includere infezioni batteriche, infiammazioni croniche, invecchiamento, traumi, malattie congenite e disfunzioni delle ghiandole palpebrali.

Sì, alcuni inestetismi oculari possono influire sulla vista. Ad esempio, l’ectropion e l’entropion possono causare irritazione e danni alla cornea, mentre la dermatocalasi può interferire con il campo visivo.

La diagnosi viene effettuata da un oculista attraverso un esame clinico dettagliato, che può includere l’uso di strumenti specifici per esaminare l’occhio e le palpebre.

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